Avviare un’impresa può regalare molte soddisfazioni: economiche e morali. Se poi questa va alla grande, il benessere psicofisico del fortunato imprenditore è garantito. Una simile gratificazione esistenziale può essere raggiunta anche avviando un’impresa nell’omonimo settore del benessere, cioè un “centro benessere”.
Aprire un centro benessere : cosa si intende
Con questa espressione si indica una variegata realtà di imprese che offrono servizi mirati alla cura della persona, sia in termini estetici che curativi e riabilitativi. Non esiste ancora, infatti, una definizione legislativa univoca di “Centro Benessere”, che può essere un centro estetico, termale, centro massaggi e così via. Nonostante questa lacuna normativa i centri benessere negli ultimi anni hanno registrato una crescita notevole, raggiungendo la cifra di 20 mila imprese sparse su tutto il territorio nazionale. L’attenzione al benessere fisico ed estetico della persona, non è più una moda passeggera, ma una necessità ,dettata dal rischio di andare incontro a frequenti disagi fisici causati dallo stress e da uno scorretto stile di vita, con conseguente perdita di benessere psicofisico ed estetico. Anche la cura del proprio aspetto, oggi è vista come un modus vivendi, una necessità irrinunciabile. Uomini e donne di ogni età vogliono piacere e piacersi, anche senza ricorrere a drastici interventi di chirurgia plastica ( in questo caso sconfineremmo in un altro settore), ma ricorrendo a semplici trattamenti che migliorano il tono e la luminosità della pelle ad esempio, oppure a massaggi che drenano il ristagno di liquidi, principale causa della cellulite nelle donne, oppure liberandosi dei peli superflui. Se in passato le abitudinarie della depilazione erano le signore, oggi anche gli uomini non disdegnano una bella ceretta su dorso, schiena e braccia. Le esigenti richieste di cura della persona da parte di maschi e femmine, rappresentano un incentivo ad investire in un centro benessere. Il mercato c’è , esiste insomma, e non è fatto solo da clienti benestanti o ricchissimi, ma da normalissimi lavoratori o pensionati che traggono relax e e benessere da particolari massaggi o bagni termali, traendo giovamento anche per alcune patologie legate all’età o allo stile di vita, come i dolori reumatici. Il settore è molto promettente dunque, perché accorpa figure e prestazioni professionali, varie e differenti, con conseguenti e positive ricadute occupazionali. Proprio la necessità di regolamentare la frammentazione del settore e di individuare le principali professionalità dello stesso, ha spinto un gruppo di coraggiosi imprenditori a fondare nel 2004 un’associazione nazionale di categoria, l’Aiceb, Associazione Italiana Centri Benessere.
Diventare imprenditore aprendo un centro benessere : le figure professionali.
L’associazione collabora con Assoturismo- Confesercenti e si è fatta promotrice della proposta di legge per regolamentare il settore. Le figure professionali attualmente operanti ed individuate dall’Aiceb sono: l’estetista; l’operatrice del benessere, figura paramedica a metà strada tra l’estetista ed il medico; massoterapista- massaggiatore estetico-massaggiatore sportivo-massaggiatore termale ed operatore termale, professionista con competenze, in ambito sanitario, orientate al benessere. Ognuna di queste figure segue percorsi formativi differenti che afferiscono a competenze naturalmente diverse tra loro.
Aprire un centro benessere : avviare una beaty farm all’interno di un hotel.
Il centro benessere viene anche definito con il corrispondente termine inglese “beauty farm”, centro di bellezza, che viene spesso creato all’interno di strutture alberghiere , nei pressi di zone termali. Hotel attrezzati di centro benessere sono, infatti, presenti nelle più famose località termali italiane. Questo fenomeno alimenta un indotto turistico molto fiorente noto come le vacanze del benessere. Hotel con annessa beauty farm offrono pacchetti last minute a prezzi vantaggiosi per invogliare i turisti a trascorrere dei week end fruendo dei servizi dell’annesso centro benessere. Questo particolare fa capire che un centro benessere può essere allestito all’interno di un Hotel, nei pressi di località termali, montane o balneari. Si tratta di centri che al loro interno raggruppano tutte le diverse figure professionali che abbiamo poco fa segnalato, ospitati in seno alle strutture alberghiere. Anche senza fruire di un servizio a 360 gradi, specifico per particolari esigenze di salute o riabilitative, la vacanza benessere può essere offerta anche con dei servizi “benessere” più semplici, come bagno in vasca idromassaggio, massaggio rilassante. Se poi si decide di puntare sui servizi estetici: bellezza del viso e del corpo con relativi trattamenti, il centro può essere avviato in una località non necessariamente turistica e non per forza all’interno di un hotel. Certo il binomio hotel + zona a forte attrattiva turistica + centro benessere, deve essere tenuto in grande considerazione nello sviluppo del vostro progetto di impresa. Perché è proprio in un simile contesto che si possono offrire servizi ad un numero elevato di clienti , generalmente interessati alla vacanza che offra anche prestazioni in grado di liberare dallo stress e di migliorare il benessere psichico e l’aspetto fisico. Quindi, un centro benessere così composto attira solo clientela mirata, garantendo un sicuro avvio del business. Il centro benessere, detto anche istituto di bellezza, come dicevamo, può operare anche in modo indipendente dalla zona turistica e dalla struttura alberghiera, divenendo un vero e proprio centro aperto al pubblico , con lo stesso funzionamento di un salone di parrucchiera. Si possono offrire trattamenti estetici viso-corpo, massaggi, maschere, epilazione, manicure e pedicure; bagni dimagranti o drenanti e tutta una serie di specifiche “cure di bellezza”.
Aprire una beauty farm : diventare estetista.
L’investimento per avviare un negozio di questo tipo, può essere particolarmente consistente, ma esistono sempre gli aiuti ed i contributi pubblici. Si può iniziare facendo un corso come estetista, che rappresenta una professione dove le giovani donne possono trovare collocamento occupazionale. Molti corsi di estetista, quindi per effettuare manicure, pedicure, epilazione, creme viso e make up, vengono offerti gratuitamente dalla Regioni. Durano solitamente due anni e permettono il conseguimento di un attestato di qualifica professionale. Prima di investire, ci si può mettere alla prova con parenti ed amiche per curare il loro aspetto e dopo aver verificato i risultati pensare a mettersi in proprio aprendo un negozio di estetista. Nelle prossime puntate andremo per gradi trattando i diversi settori professionali che compongono un’impresa del benessere, partiremo dal servizio più semplice a quello più complesso, fino a costruire, come in una sorta di mosaico il quadro relativo ad un centro benessere comprensivo di tutti i “confort”. Intanto in questa iniziale disamina del settore vogliamo fornirvi i dati generali sulla sua diffusione, sui risultati economici, sulla clientela tipo. I dati 2007 dell’Aiceb elaborati in collaborazione con Assoturismo e Confesercenti e riferimenti Istat, parlano di 30 mila imprese che in Italia offrono servizi benessere e di 56 mila addetti. La maggior parte sono istituti di bellezza; 4200 sono alberghi ed alloggi agrituristici; 1.400 piscine e palestre, circa 500, stabilimenti balneari e circa 2.500, centri idropinici ed idrotermali e centri e stabilimenti per il benessere fisico. Si stima inoltre, che le famiglie italiane destinino al benessere una spesa pari al 6-7% del reddito annuo, comprese spese per la salute, igiene e cosmesi, parrucchiere ed istituti di bellezza. Escludendo le altre voci, la spesa annua destinata agli istituti di bellezza ed all’attività dei centri benessere è del 2% con un giro d’affari di circa 16 miliardi di euro, pari a 275 euro pro-capite. Sempre secondo lo studio appena citato, il15% degli alberghi a tre stelle si è dotato di un centro benessere. Anche gli agriturismi si dotano dei servizi offerti da un centro benessere: lo fa uno su dieci. Minore è la quota di stabilimenti balneari attrezzati di centro benessere, solo il 3%, anche se si prevede che questa percentuale possa salire rapidamente. Crescono le attività estetiche anche in prossimità di piscine e palestre. La clientela tipo del settore benessere è composta per il 60% da coppie, per il resto da donne (il 20%), famiglie (10%) e per la restante parte da uomini e gruppi (5%). “Il profilo del cliente tipo – si legge nello studio Aiceb- è quello di una coppia che trascorre un week-end in una beauty farm/centro benessere approfittando di una pausa dal lavoro (ponte), con una spesa media di 300 euro ciascuno”. Questo tipo di soggiorno è preferito dal 70% della clientela; il 25% sceglie il soggiorno settimanale. Il picco della vacanza in centro benessere non si registra solo in estate o nei periodi di festività e relativi ponti. La maggior parte della clientela che sceglie il soggiorno settimanale, lo fa anche in periodi diversi. Tra i servizi più richiesti, i massaggi (70%), seguiti dalle terme (20%). La Regione con la più alta presenza di beauty farm ed hotel con centro benessere è il Trentino Alto Adige dove insiste quasi il 30% delle strutture, seguito da Campania, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna con una presenza di strutture che oscilla tra il 10 ed il 7%. Le prospettive di sviluppo del settore sono molto rosee. “Si prevedono in crescita – si legge ancora nello studio Aiceb- tutti i consumi destinati alla cura del corpo, della bellezza, della capacità di muoversi e di relazionarsi fisicamente in maniera ottimale. Saranno molto richieste figure professionali come il massaggiatore, l’estetista, il personal trainer. Il desiderio di mantenere il proprio benessere riguarderà tutte le classi di età, coinvolgerà nello stesso modo sia uomini che donne e sosterrà la crescita di: fitness, medicine alternative e chirurgia estetica”…. Inoltre, “nei prossimi anni si affermeranno sempre più forme di consumo salutista (dalla palestra all’alimentazione, alle terme, ai beauty center, magari collegate da aree di attrazione quali centri commerciali e di intrattenimento)”. Nel seguito, ulteriori dettagli sulle differenti professionalità che operano nel settore del benessere. Seguiteci.
Rosalba Mancuso
Fonti delle immagini:
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